Vai al contenuto

Tre esercizi per superare la paura della pagina bianca

  • di

Buongiorno e bentrovati nell’appuntamento del lunedì sul mio blog.

Oggi parliamo insieme di una sensazione che sono sicura avrete provato anche voi una volta almeno nella vita ovvero la paura della pagina bianca.

Che siate scrittori in erba o appassionati di disegno, che siate compilatori seriali di bullet journal o viaggiatori esperti che amano tenere un diario, la sensazione di vuoto allo stomaco e tremori alle gambe che regala la vista della prima pagina immacolata di un quaderno o di uno sketchbook o di un’agenda la conoscete bene.

Specialmente se quel quaderno o agenda o bullet journal o sketchbook costano tantissimo perché avete deciso di acquistare il migliore in circolazione…

La paura della pagina bianca esiste e se ancora vi state chiedendo come si fa a superarla ecco di seguito i miei tre consigli semplici e di facile applicazione.

 

1. Non iniziate dalla prima pagina.

Il mio piccolo studio casalingo è pieno zeppo di sketchbook e quaderni che ho comprato nei luoghi più disparati, durante viaggi, esplorazioni e seguendo i consigli delle mie illustratrici preferite, delle mie scrittrici preferite… ma sono tutti vuoti. Io continuo a scrivere su un quadernone di quelli comprati nella cartoleria sotto casa oppure a disegnare su foglietti volanti. Perché? Ogni volta che apro uno sketchbook o un quaderno lo faccio come ci hanno insegnato a scuola: dalla prima pagina. Di recente ho seguito un corso di una pittrice inglese, Laura McKendry, che invece consigliava di non farlo. Lei diceva di aprire il quaderno o lo sketchbook in un punto a caso e iniziare da lì. Vi sembrerà strano, ma questo semplice gesto spezza il circolo vizioso al quale siete legati dall’infanzia ed elimina immediatamente la paura della pagina bianca. Non c’è più l’idea di consequenzialità, di crescita, di un prima o un dopo, ma interviene il concetto del “durante”, dell’immergersi nell’immediato senza aspettative e, perché no? Divertirsi.

 

2. Usate materiali economici.

Mettiamo il caso che abbiate comprato una scatola di acquarelli Windsor & Newton da 60 euro e vogliate iniziare a sperimentare con questo tipo di tecnica… avete davanti a voi un blocco di carta Arches in cotone pressata a freddo a grana fine da 12 fogli che vi è costata 20 euro… cosa vi prende? L’ansia. E se sbaglio? Se poi devo rifare tutto da capo? E se, e se, e se… e non iniziate mai a dipingere. Se anche a voi i materiali costosi mettono ansia, iniziate da qualcosa di più abbordabile. Magari un set di acquarelli da 12 invece che da 45, o della carta Canson invece che Arches… così la paura di sbagliare non vi assalirà più!

 

3. Spegnete il vostro critico interiore.

Tutti noi la sentiamo spesso quella vocina interiore che ci dice: “Non fa per te”, “Non sei abbastanza”, “Come vuoi che uno come te possa riuscire a fare questo?”. Ecco, chiudete gli occhi e immaginate di essere Frida Kahlo nel 1927 e avete appena fatto un ritratto a Miguel Lira, scrittore ed editore messicano. “Ho fatto un ritratto a Lira perché me l’ha chiesto”, scrive Frida in una delle sue lettere, “ma è così brutto che non capisco come possa dire che gli piace”. Ecco io è così che mi consolo. Se la stessa Frida Kahlo pensava che i suoi ritratti fossero brutti, vuol dire che il censore interiore ce l’abbiamo tutti, dal più grande degli artisti all’ultimo dei principianti. Quindi spegnetela quella vocina che vi impedisce di affrontare la pagina bianca e buttatevi! Meglio produrre qualcosa che non vi soddisfa che non fare assolutamente niente…

E voi? Come la affrontate la paura della pagina bianca? Il senso di inadeguatezza davanti alle vostre passioni? Vi piacerebbe se potessimo esercitarci insieme a superare questo tipo speciale di ansia creativa? Scrivetelo nei commenti.

Spero che i miei consigli vi siano stati utili! Noi ci vediamo lunedì prossimo sempre qui nel mio blog.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *