Buongiorno e bentornati nel blog del lunedì!
Oggi voglio parlarvi di un libro che potrei aver scritto io se fossi nata a fine Ottocento… sto parlando del Diario di campagna di una signora inglese, di Edith Holden.
Questo volume illustrato a colori è pubblicato in Italia da Elliot Edizioni, una casa editrice raffinata e, oserei dire, delicata, che ho avuto modo di conoscere da vicino quando lavoravo per Arcana e Castelvecchi che fanno parte dello stesso gruppo editoriale romano. Il libro della Holden fa parte di una collana che si chiama Flora e che tra i suoi titoli annovera delle vere e proprie chicche come l’Erbario perduto di Rosa Luxemburg e il Libro dei fiori di Maria Sybilla Merian. Si tratta di volumi illustrati a colori che hanno come tema centrale quello della Natura sempre rappresentato in maniera elegante e con una sensibilità particolare.
Il Diario di campagna di una signora inglese si incastona perfettamente in questa scelta editoriale poiché è un volume di rara bellezza, recuperato da un passato non troppo lontano. L’autrice, Edith Holden, era un personaggio interessante: nata nel 1871 nelle West Midlands inglesi da una madre scrittrice e un padre che aveva un’azienda di vernici, aveva quattro sorelle e insegnava in una scuola femminile. Sia Edith che le sue sorelle divennero tutte illustratrici e i lavori della nostra furono esposti alla Royal Academy of Arts. La Holden si dedicò alla narrativa per l’infanzia ma i suoi argomenti preferiti erano animali e piante che ritrasse sotto l’influenza del movimento Arts and Crafts.
Il volume di cui voglio parlarvi oggi nasce sotto forma di Nature Notes, ovvero un taccuino naturalistico illustrato che la Holden compose nel 1906 per le sue allieve. Si tratta di un vero e proprio diario suddiviso in mesi. Per ogni mese si alternano illustrazioni naturalistiche di flora e fauna corredate da poesie, citazioni e proverbi a tema. Nel diario invece ci sono i resoconti delle stagioni che passano, i racconti relativi alle passeggiate compiute dall’autrice, il suo modo peculiare di osservare anche i minimi particolari, dallo sbocciare dei fiori al canto degli uccelli, al più piccolo segno del mutamento della Natura che la circondava.
1 aprile – giornata grigia e tranquilla. Mi sono avventurata in un boschetto per vedere una macchia di Salici, un’immagine meravigliosa in questo periodo; gli alberi erano tutti ricoperti di amenti dorati che illuminavano bosco come centinaia di piccole lampade fatate. Le api ronzavano là intorno, tutte impegnate a raccogliere il polline.
Leggendo il Diario di campagna di una signora inglese possiamo quindi immergerci nei paesaggi inglesi insieme a lei. Fare lunghe passeggiate in bicicletta, sederci tra i fiori che sbocciano e ascoltare il canto delle allodole che annunciano la fine dell’inverno, ma soprattutto vedere il suo modo di rappresentare specie vegetali e animali ad acquarello con una tecnica delicata e armoniosa.
Insomma, non vi nascondo che la lettura di questo libro ha suscitato in me l’ispirazione e l’idea di comporre, perché no, anche io delle Nature Notes in un periodo storico in cui la Natura va difesa con le unghie e con i denti dalla infestante presenza umana.
E voi? Conoscevate già questo libro? Vorreste lasciarvi ispirare dal racconto di questa autrice ed illustratrice inglese? Scrivetelo nei commenti!
Noi ci vediamo come sempre qui, la settimana prossima, nel blog del lunedì!