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Che cos’è un Bullet Journal e perché è utile averne uno

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Buongiorno e ben trovati nel mio blog!

Oggi parliamo di uno strumento di pianificazione utile ma anche molto controverso: il Bullet Journal.

Si tratta di un metodo di organizzazione inventato dal newyorkese Ryder Carroll, un designer a cui durante l’infanzia era stato diagnosticato un disturbo dell’attenzione noto come ADD. Proprio per far fronte a questo suo particolare problema, Ryder inventò un metodo attraverso il quale poter pianificare la propria routine quotidiana con un complesso sistema di suddivisione delle cose da fare in aree quali la casa, la salute, le finanze, il lavoro e così via.

Bullet journal mensile dipinto a mano su carta fatta a mano

Il Bullet Journal è quindi in sostanza un’agenda realizzata in carta puntinata, completamente vuota, che può essere personalizzata e suddivisa in registri e moduli. I registri sono le singole pagine e i moduli sono i riassunti mensili.

Avremo dunque un registro quotidiano nel quale annotare gli impegni e le liste di cose da fare giorno per giorno, un registro futuro, dove elencare i nostri obiettivi, le sfide e ciò che abbiamo in mente di raggiungere. Poi ci sono il calendario mensile, in cui inserire gli eventi mese per mese, gli elenchi e raccolte in cui segnare le cose di cui è importante tenere traccia e infine degli indici che ci daranno la possibilità, tramite una serie di simboli, di raggiungere facilmente le pagine di cui abbiamo bisogno.

Le teorie di Carroll sono raccolte nel suo libro “Il metodo bullet journal” che vi consiglio di leggere se avete voglia di addentrarvi in questo particolare metodo di organizzazione.

Nel frattempo ci sono una quantità sterminata di creativi che hanno stravolto il metodo rigoroso di Carroll per trasformarlo in qualcosa di decisamente più fluido e creativo. Una su tutte Chris Bravo, alias Miss Little Hannah, una giornalista e designer madrilena, che ha inventato un modo tutto suo di concepire il journaling come un insieme di organizzazione e creatività.

Anche io sono maggiormente orientata verso questo tipo di approccio. In sostanza il Bullet Journal altro non è che un quaderno con carta puntinata molto spessa e questo per me significa una sola cosa: poter disegnare! Quindi finisco per usare il bullet journal come una piccola agenda mensile nella quale sì inserire gli eventi, le to do list e gli obiettivi, ma in modo del tutto creativo. La mia ispiratrice è l’illustratrice canadese Shayda Campbell che mensilmente sul suo canale YouTube racconta il suo modo di illustrare il bullet journal trasformandolo in un vero e proprio sketchbook.

E voi? Avete mai provato a tenere un bullet journal? Trovate che questo metodo sia davvero più utile per l’organizzazione rispetto a quello delle agende tradizionali?

Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti!

Noi ci vediamo sempre qui, nel blog, lunedì prossimo.

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