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Breve guida alla scelta della carta per il disegno botanico

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Bentornati nel mio blog! In questo piovosissimo lunedì di lockdown, vorrei provare a dare qualche dritta a chi tra voi inizia ad appassionarsi al disegno botanico. Oggi, in particolare, parliamo di carta e di come scegliere quella giusta per iniziare a disegnare.

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Ecco quindi la mia breve guida alla scelta della carta.

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Le caratteristiche che contraddistinguono la carta e che dobbiamo tenere presenti quando andiamo a sceglierla sono due: la grammatura (cioè il peso per foglio) e la composizione e di conseguenza la trama.

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1. Carta da stampante. In questo periodo, conte cartolerie e i negozi d’arte chiusi, è difficile procurarsi i supporti giusti per disegnare, quindi prima di tutto cerchiamo di capire se la carta che ognuno di noi ha in casa può essere utile per iniziare a ritrarre soggetti botanici. Immagino che la maggior parte di voi abbia una risma di carta per la stampante. Le caratteristiche di quest’ultima sono due: è liscia ed è leggera. Solitamente pesa tra i 70 e gli 80 grammi, ha un punto di bianco molto acceso ed è completamente liscia. Ma va bene per disegnare? La risposta giusta è solo una: dipende. Se siamo all’inizio, stiamo imparando a prendere confidenza con la matita, con le proporzioni, con le ombreggiature e così via, la carta da stampante è perfetta. Possiamo usarla per fare le infinite prove che ci servono per prendere confidenza con i nostri mezzi espressivi prima di passare a una vera…

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2. Carta da disegno. Poi c’è la cosiddetta carta da disegno. La mia preferita è la Fabriano riciclata. Questa carta pesa circa 200 g, è semi-ruvida ed è leggermente avoriata. La sua superficie è porosa ed è perfetta per accogliere la matita quando desideriamo fare un disegno botanico con tutti i crismi. È proprio il fatto che la sua superficie non è liscia che ci consente di lavorare sulle ombreggiature e sulla dimensionalità del disegno. E quindi per che cosa non va bene? A mio parere la carta da disegno non è perfetta se desideriamo usare le penne pigmentate (se vuoi saperne di più ne ho parlato qui) per le quali è invece perfetto il…

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3. Cartoncino bristol. Il cartoncino bristol è completamente diverso rispetto alla carta da disegno poiché pesa anch’esso tra i 200 e i 300 grammi ma è completamente liscio e ha un punto di bianco estremamente brillante. Questo facilita la punta in feltro delle penne pigmentate e le fa scivolare meglio rispetto alla carta ruvida da disegno. E se volessimo invece usare del colore, il cartoncino bristol andrebbe bene? Lo svantaggio del bristol è che non regge bene l’acqua quindi se volessimo aggiungere al nostro disegno botanico un po’ di colore con dei pennarelli a base d’acqua o con degli acquarelli, si imbarcherebbe. Ci servirebbe della…

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4. Carta da acquarello. La carta da acquarello solitamente pesa intorno ai 300 grammi, ha diversi tipi di grana, dalla più fine alla più ruvida. La sua caratteristica, essendo composta prevalentemente di cotone, è di non poter essere riciclata. La mia preferita? La Arches pressata a freddo a grana fine. Avendo una lavorazione particolare, la carta da acquarello ha la caratteristica di essere anche molto costosa (20 fogli costano intorno ai 50 euro) ma la differenza tra una carta da acquarello economica e una di alto livello è immensa. Quindi vi consiglio di non lesinare sulle spese in questo caso. L’unica accortezza può essere quella di fare tante prove su piccoli fogli di carta da acquarello economica e poi, solo quando sarete sicuri di voi, passare al lavoro finale sulla carta di qualità. Per fare questo può esservi utile della…

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5. Carta da lucido. La carta da lucido, trasparente e sottile, può essere utile per riportare i contorni di un disegno che in bozza vi piace particolarmente, sul foglio di alta qualità che avete scelto per il lavoro finale. Si tratta di ripassare a grandi linee il disegno e poi, con l’aiuto della carta carbone, ridisegnarlo sulla carta da acquarello o da disegno. La mia preferita è senz’altro la Favini che si vende in blocchi ed è molto funzionale.

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6. Carte colorate. Per concludere la mia breve guida alla scelta della carta,  vi dirò che una soluzione interessante può essere quella di usare delle carte colorate per fare disegni botanici con pastelli bianchi, penne pigmentate o penne gel (bianche o dorate). Si può prendere in considerazione la carta kraft (che si vende anche in blocchi da disegno) o la carta toned tan (cioè grigia) che è davvero l’ideale per ottenere degli effetti particolari.

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E con questo io concludo. Se avete domande, dubbi o richieste, scrivetele nei commenti! Noi ci vediamo qui, in bottega, il prossimo lunedì.

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